Google Discover riduce la dipendenza dai sistemi di ranking della Search. Lo ha spiegato Andy Almeida, del team Trust and Safety, durante l’evento Search Central Live di Zurigo, presentando una slide che indicava una “allineamento minimo†con i meccanismi tradizionali della SERP.
Il messaggio è chiaro: Discover utilizza sempre meno i segnali tipici della ricerca per decidere quali contenuti mostrare. L’obiettivo dichiarato è ampliare la visibilità dei publisher meno affermati e delle realtà che non compaiono nelle prime posizioni della SERP. Almeida ha precisato che il feed può evidenziare siti che non ottengono posizionamenti forti nella ricerca, in linea con un approccio più autonomo rispetto alla Search.
Il cambiamento arriva in un momento delicato. Discover continua a registrare un volume elevato di contenuti generati su domini scaduti o riutilizzati, un fenomeno che alimenta problemi di qualità e spam. Google ha riconosciuto l’esistenza del problema e sta modulando i sistemi interni per distinguere tra editori emergenti legittimi e pagine prodotte per sfruttare il feed.
Il riferimento storico ricorda quanto il quadro sia mutato. Nel 2019 Google affermava che gli aggiornamenti core della Search influenzavano la visibilità in Discover. Le indicazioni attuali procedono nella direzione opposta: maggiore autonomia, criteri meno legati al ranking e più basati sui segnali comportamentali legati al feed.
Fonte: Search Engine Land