Microsoft ha annunciato un’importante novità per chi si occupa di SEO e gestione di contenuti: Bing ora supporta l‘attributo HTML data-nosnippet. Questo tag offre ai proprietari di siti web un controllo granulare senza precedenti su quali porzioni di una pagina possono essere utilizzate per generare gli snippet nei risultati di ricerca e, cosa ancora più rilevante, nelle risposte fornite dall’AI di Copilot.
A differenza delle direttive noindex (che rimuove un’intera pagina dall’indice) o nosnippet (che blocca l’intero snippet testuale), data-nosnippet permette di escludere selettivamente specifiche sezioni di una pagina. Il contenuto contrassegnato con questo attributo rimane indicizzato e contribuisce al ranking della pagina, ma non verrà mostrato nelle anteprime in SERP o utilizzato dall’intelligenza artificiale per formulare le sue risposte.
L’implementazione è semplice: basta aggiungere l’attributo data-nosnippet a qualsiasi elemento HTML che si desidera nascondere (come un <div> o un <p>) e verificando le modifiche con lo strumento di Ispezione URL in Bing Webmaster Tools.
Questa funzionalità si rivela estremamente utile in diversi scenari strategici:
- Contenuti a pagamento: Per evitare che le anteprime rivelino parti di articoli riservate agli abbonati.
- User-Generated Content: Per impedire che commenti o recensioni degli utenti vengano inclusi negli snippet o nelle risposte AI, mantenendo il focus sul contenuto editoriale.
- Testo “boilerplate”: Per escludere dalle anteprime frasi ripetitive, disclaimer legali o informative sui cookie.
- Promozioni scadute: Per nascondere offerte non più valide senza dover modificare l’intera pagina.
Questa mossa di Bing offre ai SEO uno strumento in più per ottimizzare la presentazione dei contenuti, garantendo che solo le informazioni più pertinenti e di valore vengano mostrate agli utenti, sia nelle SERP tradizionali che nelle nuove interfacce conversazionali basate sull’AI.
Fonte: Bing